MEDEA.
Correte a novi maritaggi, a queste
Novelle nozze. fermisi la ruota
Che tormenta Isione:
E Tantalo sicuro beva l’acque.
Più grave pena mova
A tormentar del gia marito mio
Il suocero crudele.
Lasci Sisifo il sasso,
E voi ponete i vasi
Bellide: perche questo
Giorno ricerca homai
Tutte le sanguinose nostre mani.
Tu lume de la notte
Da me chiamata vieni
A sacrifici nostri
Con bruttissimo aspetto
Minacciosa in più forme.
Io sciogliendo la chioma
Al solito costume
Ad honor tuo, discorsi
Con nudo piede il bosco:
E chiamai da le secche nubi l’acqua:
E commossi l’Oceano et ogni mare.
E parimente il mondo,
Sendo del ciel la legge
Confusa, vide il Sole
Et insiemele stelle.
E voi Orse toccaste
L’a voi vietato mare.
Feci cangiar ancora
Lemedesme stagioni:
Onde s’ornò di fiori
La terra al canto mio;
E Cerere nel verno