- Non quando l’Austro apporta
- Nebuloso le piogge
- Del freddo verno: o, quando
- L’Histro crescendo spezza
- I ponti, e vago le campagne copre.
- Nè, quando entra nel mare
- Il Rhodano pien d’ira:
- O, quando a meza Primavera suole
- Dileguarsi la neve,
- Et il suo largo humore
- Ne fa languido l’Hemo.
- Quando animo amoroso
- E stimolato d’ira,
- Cieco tosto diviene,
- Né cura d’esser retto,
- Anzi non pate freni,
- Non teme morte; ma desia di gire
- Incontra a ferri, e a le taglienti spade
- Deh perdonate o Dei,
- Noi vi chiediam perdono;
- Fate securo vivi,
- Chi già soggiogò il mare:
- Ma par, che si disdegni
- Il gran Re del profondo,
- Che sieno stati vinti
- I suoi Regni secondi.
- Il giovane Fetonte
- Havendo preso ardire
- Di governar il carro
- Del celeste suo padre,
- I fuochi, ch’egli sparse
- Intorno il mondo: in lui tornaro alfine.
- Le strade note altrui
- Mai non costaro care: