- T’escan di mente le parole mie,
- E ti ricordi il meglio,
- Obliando del tutto
- Quel, ch’a dir spinse l’ira.
- Gias.
- Già de l’animo mio
- Tutto ho sgombrato fuori.
- Io ti prego a volere
- Regger gli affetti tuoi con miglior forma;
- Et esser più benigna e più pietosa:
- Suole il riposo spesso
- Alleggiar le miserie et i tormenti.
- Med.
- Ei s’è partito. Adunque
- Tu te n’andrai scordato
- Dei benefici miei,
- E di me stessa? Io son di mente uscita
- A te Giason: ma stimo,
- Che di Medea ti sovverrà mai sempre.
- Hor su raccogli tosto
- Tutte tue forze et arti:
- E’ frutto de le tue sceleritati
- Stimar, che nulla sia sceleritate;
- Et in cosa sì honesta
- Non si può dir che sia
- Il male mal, ma bene.
- Io so che son temuta;
- Ma va per quella strada,
- U non si temerà d’alcuna cosa.
- Segui Medea, comincia, ordisci, et opra
- Ciò che puoi, e che non puoi.
- Tu fida mia Nudrice
- Compagna de’ miei affanni,
- E de’ vari accidenti,
- Aiuta questa misera e dolente
- Con i consigli tuoi.