- Le bocche pur del Ponto?
- Per lequali io ridussi
- Tanti nobili adulteri, seguendo
- Per l’Isole Simplegadi ciascuno.
- Rivedrò forse ancora
- La pargoletta Iolco,
- O la Thessala Tempe?
- Le vie, che a te già apersi, a me l’ho chiuse.
- U mi rimetti? a l’esule tu imponi
- Esilio, né lo dai.
- Vadasi: che l’ha imposto
- Il genero del Re. nulla ricuso:
- Dammi quanti supplici, ch’a te giova.
- L’ho meritato. La consorte tua
- Aggiunga ogni tormento a la rivale,
- Leghi queste mie mani, e mi condanni
- A perpetua prigione:
- Io patirò minori
- Pene, di quel, ch’io merto.
- Ingrato petto, volgi un poco teco
- I Tori, che mandavan fiamma e foco:
- E gli huomini nasciuti
- De’ seminati denti,
- I quai per mia cagion rivolser l’armi
- Contra se stessi. Aggiungi
- Le spoglie a questo del Monton di Friso,
- E ’l vigile Dragon, che tu facesti
- Addormentar, merce di mia pietate.
- E ’l mio fratello occiso:
- Et in un mal più mali,
- Le figliuole da me sospinte a dare
- La morte al padre, et a smembrar le membra,
- Di cui più non dovea
- Riveder questa luce.