MEDEA. 200
Cr.
Quantunque la temenza
Mi vieta, che i tuoi preghi
Sieno da me esauditi;
Io ti concedo un giorno
Da poter preparar le cose tue:
Med.
Questo è troppo; e di lui
Puoi reciderne parte.
Cr.
Hor sollecita e affretta la partita:
Perché, se ’l dì ti trova
Ne la città, ti accerto,
Che n’anderà la testa.
Hor son chiamato a celebrar le nozze.
Coro
Troppo audace colui
Fu, che primo con legno
Così frale e si poco
Avezzo a serbar fede
Ruppe l’ondoso mare:
E veggendo la terra
Restar dopo le spalle
Commise la sua vita
Alieni venti; e pote
Correndo il mar fidarsi a piciol legno
Tra la morte e la vita
Posto in breve confino.
Non conosciuto ancora
Havea le stelle alcuno:
Nè di queste nessuno
Serbava l’uso: non poteano ancora
Fuggir le navi quelle,
Che son Pleiude dette,
Nè l’Hiade parimente,
Nè ancor l’Olenia capra.
Non quelle, che seguite