- Cr.
- O giusto o ingiusto, che si sia, conviene,
- Che al mandato d’un Re sij obediente.
- Med.
- Sappi, che i Regni ingiusti
- Non sogliono durare.
- Cr.
- Va pur, e cerca Colco.
- Med.
- Io son per ritornarvi,
- Ma chi quì mi menò, mi vi riduca.
- Cr.
- La notte troppo tarda
- Viene al decreto mio.
- Med.
- Un Re giusto non suole
- Terminar contra alcuno.
- Se pria non ode la contraria parte.
- E se ben fosse giusto
- Il suo giudicio, esso gia non fu gia giu.
- Cr.
- Da te riceve Pelia indegna morte:
- Ma favella, ch’io voglio,
- Ch’a la tuo nobil causa si dia loco.
- Med.
- Quanto difficile sia
- Di sgombrar l’ira fuori
- De l’animo, che gia se ne sia acceso:
- E quanto questa passion tenace
- Faccia seggio in un Rege,
- Hello imparato anch’io
- Ne la mia Real corte.
- Che quantunque io mi trovi
- In così miserabile ruina
- Abbattuta, scacciata
- Supplice, sola, e da ciascun nel fine
- Misera abandonata;
- Già fui pur risplendente
- D’illustre e Real padre,
- Et è mio avo il Sole:
- E tutto, quel che Fasi irriga e bagna
- Con piacevoli giri,