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IX. Alla Commirsionk Permanente DEL Club Democratico in Milano.

[Loiiiira]. 9 diceml)re 1861. Fratelli.

luferino. non posso scrivervi: ma non posso iudugiare piú oltre a dirvi, giovandomi di mano amica, che accetto riconoscente l’affezione fraterna della quale voleste onorarmi, tra i membri del vostro Club, e che saluto con gioia di speranza la formazione d’un nucleo, siccome il vostro, nella cittá delle barricate del Marzo.

11 paese, o giovani, ha oggi davvero bisogno di voi. La nostra Rivoluzione Xjizionale è fermata a mezzo. E ogni grande Rivoluzione, fermata a mezzo, o retrocede fatalmente d" onde jiartiva, o innoltra verso l’intento, attraverso l’anarchia e la guerra civile. Or noi dobbiamo adoprarci a evitare 1" uno e l’altro pericolo.

Manca all’Italia un Potere, un elemento d’ iniziativa. E vorrei ricordare a tutti, avversi o propizii, che il difetto d’iniziativa nella Costituente Francese del 1789 e ’90. fu la principale cagione per la quale la Francia rovinò nel terrore: e che per mancanza d’ iniziativa nei governi che diressero le insurrezioni del 1818. quelle insurrezioni perirono. È potenza d’iniziativa, dov’è coscienza dei Jine d’ una Rivoluzione, e fede in esso — intelletto ch’aro del metodo opportuno a raggiungere (\neí Jine. e determinazione di seguirlo con fermezza e conti-