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la terra ove nacque Craribaldi, data coll’assenso d" lina niagoiornn/.a parlamentare al lo straniero, quando una virile protesta del gabinetto o dei deputati bastava a suscitare il divieto Europeo: Jtoiiia. pegno unico della nostra Unitá, lasciata da dodici anni all’invasore francese, senza che un manifesto governativo-parlamentare intimi pubblicamente all’occupatore lo sgombro, e chieda all’Europa la realtá del non-intervento.

Contro queste codardie voi dovete levare incessanti la voce, tanto che. non foss’ altro, il mondo sappia che il popolo d" Italia uon è complice dell’inettezza e della servilitá dei suoi governanti. E perché un popolo che protesta scade, se non s’appresta a sostener la protesta coll’opere, voi dovete, poveri come siete, ordinare tra voi la tassa del Popolo a prò’ dell’azione futura. Noi. senza l’iniziativa popolare, non avremmo avutoli Mezzogiorno: noi non avremo, senza l’iniziativa i)Opolare. Venezia e Roma, Nessuno, checché vi dicano, assalirá primo, Xon è in chi governa coscienza di diritto italiano né potenza d’iniziativa. Se nel 1859 l’Austria non assaliva, la Lombardia sarebbe tuttora schiava. La protesta per Roma, il tributo, qualunque sia. per Venezia: è questo in oggi il vostro dovere, uomini del Lavoro, L’ Italia, fatta Nazione, dovrá sciogliere, coll’educazione, col voto e col credito, la questione vitale del vostro miglioramento morale, intellettuale, economico: noi può prima di esserlo. Senza patria, ogni progresso collettivo è impossibile. Ai poveri aggirati, che nella vostra classe ripetono parole non loro: dovere le Associazioni Operaie astenersi dalla politica, dite che la vostra non è politica, ma fede e dovere. Quello che oggi chia-