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zioni territoriali, senza inalzare di mi grado iiiorainieute. inrellettiialniente. econoniicaineute la classe piú uuitierosa e operosa del paese.

Vostro tutto Giuseppe Mazzini.

VI. Alla. Societá degli Operai di Reggio (nell’Emilia).

Londra, 19 novembre 1861. Fratelli miei.

Accetto la nomina di socio onorario nella vostra Societá di Mutuo Soccorso: riconoscente e commosso. [1 nome della vostra cittá mi ricorda che parecchi dei vostri mi furono compagni di lavoro, quand’io sollevava, contro l’opinione dei piú, trenta anni addietro, la bandiera dell’Unitá della Patria, e clie uno tra’ migliori. Giuseppe Lamberti, mi fu costante, svisceratissimo amico.

Non lamentate soverchiamente la piccola codarda concessione ai voleri dell’Alleato, colla quale gli uomini, ch’oggi reggono il vostro moto, prolungano la mia proscrizione; poco importa che un individuo muoia in patria o su terra straniera. Ben altre codardie, dovute tutte a quella funesta influenza, deturpano anch’oggi il nostro risorgere: Venezia, la cittá che insegiiò a noi tutti nel 1849 la costanza nel sagritício, lasciata alla solitudine dei suoi patimenti, senza che una legge d’armamento nazionale accenni al deliberato proposito di emanciparla: iSTizza.