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Itespingete, fratelli, il consiglio insidioso; e respingetelo dall’alto del vostro dovere, del vostro miglioramento morale. Il dovere verso Venezia e Roma è dovere nazionale, e voi siete [tarte della Nazione. Avete diritti: ma non ne otterrete il libero esercizio se non compiendo quel dovere, come non otterrete miglioramenti importanti, stabili e materiali, finché il suffragio non vi abiliterá a scegliere rappresentanti i quali esprimano i vostri bisogni, le vostre vere condizioni nelle assemblee della Nazione.
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Unitevi: unitevi da un punto all’altro della nostra terra. Vi sono per voi interessi locali, e ciascuna delle vostre Societá deve rappresentarli. Vi sono interessi generali, comuni a tutta quanta la classe degli uomini der lavoro, e questi pure devono essere rappresentanti. Come avete statuti locali, dovreste avere uno Statuto generale. Come i primi sono amministrati dai Comitati delle singole associazioni, il secondo dovrebbe essere rappresentato da una Direzione Centrale. Date opera a questo. I congressi senza Statuto, senza legge fondamentale, non bastano. Voi dovieste. nel prossimo Congresso, eleggere tra voi una Commissione che dasse opera a questo Statuto. La Frateííanza Artigiana di Firenze e il suo Statuto agevolerebbero di molto il lavoro della Commissione. Discusso ed accettato in un Congresso successivo, quello Statuto sarebbe applicato dalla Direzione centrale, che eleggereste. Allora, la potenza dell’elemento operaio sarebbe costituita. La lega del popolo saiebbe fondata. Diffondete, se vi paiono giuste, queste idee tra le Societá Operaie delle cittá di Romagna. Preparate il terreno all’unificazione.