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miciunente. Mostratevi cittiidiui. italiani, operai. Ciascuno di voi dia la firma i)er lioiiia, ii franerò o il centesimo per Venezia. Ciascuno di voi insista perché tutti facciano lo stesso. Venezia e Roma devono essere conquista del popolo. Quando proverete tutti d’avere la coscienza del dirittto italiano e la ferma volontá d’ottenerlo, i capi — e primo fra tutti l’uomo del quale voi proferite il nome con tanto amore, e che aspetta solitario in Caprera — non vi mancheranno. Addio. Amate il fratello vostro Giuseppe Mazzini.

III. Alla Societá Operaia di Bologna.

Londra, li agosto 1861. Fratelli, Mal fermo in salute, non potei rispondere prima al vostro carissimo invito del iil maggio, ch’ebbi piú tardi assaij ma vi risposi jcol core. Accetto con soddisfacimento fraterno, e vi prego di inscrivere il mio nome nei registri, come socio onorario, e d’ accettare la mia sottoscrizione mensile di tre franchi. Cerco modo di farvi giungere sicuramente il versamento di un anno, e lo troverò.

In voi, operai, fratelli miei, vive l’avvenire d’ Italia, se sapete intendere la vostra missione: missione nazionale e locale, missione morale, intellettuale ed economica ad un tempo. Un suggerimento fatale, improvvisamente accettato da alcune delle vostre Societá, cerca di limitare la vostra azione collettiva AlAzzlNl, Scritti, ecc., voi. LXIX (Politica, voi. XXlVj. 25