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ir. Agli Operai dí Napoli.

Bioaidstairs, 11 agosto 1861. Fratelli, L’inferma salute mi vietò di rispondere prima al vostro saluto d’affetto; ma vi risi)osi col core. Vi sono riconoscente del vostro indirizzo del 15 giugno. Figlio del popolo, e convinto dall’antica fede e dalle osservazioni recenti, che nel popolo, nei suoi istinti nazionali, nella sua disinteressata potenza di sagrificio, nella spontaneitá che riunisce in esso il pensiero e l’azione, e flualmente nell’onnipotente sua forza, quando un ordinamento uniforme la rende capace di manifestarsi, sta la salute d’Italia, ogni saluto fraterno che mi viene dal popolo mi compensa largamente della meschina guerra di diffidenza e calunnie che mi è mossa da uomini, ai quali, per amore del paese e della concordia, cedemmo e cediamo lealmi^nte da due anni i frutti del nostro lavoro.

Ma ben altra gioia, gioia non individuale, ma tutta italiana, io raccolsi dal vostro indirizzo, vedendo in esso che voi intendete tutta quanta la missione degli uomini del lavoro, e non cadete nel funesto errore in cui cadono alcune associazioni operaie d’Italia, la separazione dell’intento nazionale politico dall’interesse puramente economico, Noi tutti abbiamo un grande dovere da compiere verso le classi oi)eraie d’Italia. La rivoluzione nazionale che si sta compiendo dará importanti miglio-