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Italiani — lá sta V iiiiziativa Italiana fra le Nazioni: sta il segnale dato all’insurrezione Ungarese che aspetta noi, alla insurrezione Polacca che aspetta l’Ungheria, ai moti Boemi e altri in seno all’Impero Austriaco, ai moti maturi dell’elemento Elleno e delle popolazioni dell’Oriente d’Europa. Lá sta il mutamento dei fati europei e la guerra delle Nazionalitá. Avremo l’Austria sfasciata come nel ’48. e rapidamente.

L’ Austria cacciata al di lá dell’Alpi toglie l’ultimo argomento a Luigi Napoleone per Roma. Senza timore di nemici alle spalle, avremo, per patti o forza, Roma il di dopo.

La parte d’ Italia ò questa. Non v’ è altro disegno pratico. Bisogna aprire un campo a Garibaldi sull’Alpi.

Questo campo dovremo aprirlo noi. Garibaldi non cospira, non organizza, non inizia: Garibaldi accorre dove si fa. Se non iniziavamo un moto in Sicilia, Garibaldi non andava a Marsala.

Questo campo possiamo aprirlo. Io non posso in iscritto spiegare il disegno. Lo spiegherei a qualunque delegato d’ un nucleo che offrisse mezzi. Affermo però che si può, dopo lungo studio del terreno e lavori preparatori fatti da uomini militari. Abbiamo soltanto bisogno d’armi di precisione e di quanto occorre a 4000 volontari, per iniziare. E per questo abbiamo tre mesi di tempo.

Fatto ogni calcolo, è necessario per l’impresa raccogliere, in aggiunta a ciò che s’ ha giá. una somma di 300.000 franchi.

Bisognerebbe dedicarvisi tutti. Dividendo l’Italia in 300 circoscrizioni ideali, ogni circoscrizione dovrebbe rappresentare 1000 fran-