Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/332

iiidagi Venezia e Roma. Lá stanno i destini d’ Italia. Lá sta il segreto della nostra futura libertá. Alle proteste nazionali per Roma alternino le proteste contro la tiepidezza del Governo nell’armare la l^fazione. Un milione di firme alla protesta, un mezzo u)ilione d’ armati, darebbero, col solo fatto della loro esistenza, Roma al paese. Perché ritenendo come nucleo di forza regolare l’esercito esistente, non ordina all’armi col metodo svizzero tutto quanto il paese! Che mai lo impedisce? Quale ragione può addure a non farlo?

L’ armamento francamente impreso di tutto il paese non gli concilierebbe tutti i partiti? È vostro diritto, è vostro dovere d’insistere continuamente su questo. Voi siete puri, o giovani; non avete interessi di consorteria, non antecedenti che vi leghino fuorché al paese, non ambizione fuorché di servirlo. 11 paese è oggi fermato a mezzo nell’impresa che deve farne Xazione: tocca a voi. alla gioventú illuminata, agi’ istinti generosi de’ popolani delle cittá, di rovesciare gli ostacoli. ]SIoi siamo oggi responsabili del nostro operato all’Italia, all’Europa, a Dio.

Sia con voi la santitá del pensiero. Sia con voi la logica dell’azione. L’Italia, l’Europa e Dio vi benediranno. Vostro Giuseppe Mazzini.