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introduzione | xxv |
che faceste in nome di Sicilia e di Napoli, voi dovete farlo per Roma e Venezia.»1
La trasformazione dei Comitati di soccorso a Garibaldi per Sicilia e Napoli nei Comitati di Provvedimento per Roma e Venezia avvenne nella solenne adunanza che fu tenuta a Genova il 4 gennaio 1861,2 nella quale, sotto la presidenza di Vincenzo Ricci, intervennero «i rappresentanti dei Comitati e collaboratori delle principali provincie.» In essa, dopo che A. Bertani diede lettura di una sua «relazione del suo operato politico, amministrativo, come capo della Cassa Centrale» per i soccorsi a Garibaldi, che fu approvata all’unanimità, si lesse una proposta di Mauro Macchi, cosí concepita: «I Comitati di soccorso a Garibaldi per Sicilia e Napoli si costituiscono in Comitati di Provvedimento per Roma e Venezia.: e nell’aspettativa dell’azione, si costituiscono intanto in associazione permanente allo scopo: 1° Di promuovere la elezione dei Deputati indipendenti che abbiano dato prova di voler sicuramente la libertà e l’integrità dell’Italia, coll’attuazione del programma Garibaldi e Vittorio Emanuele: 2" Diffondere nel popolo la coscienza delle proprie forze e il sentimento del dovere, di valersene per
- ↑ Ved. il Popolo d’Italia del 10 novembre 1860. Ved. pure la lett. del 29 novembre 1860, probabilmente indirizzata a F. Bellazzi, nell’ediz. nazionale, vol. LXX, p. 206. Per Roma e Venezia, oltre alla «scheda di sottoscrizione» che è inserita in facsimile in questo vol., il Mazzini il 17 marzo 1861 stese una circolare, che fu divulgata in foglio volante (ved. lo scritto indicato al n. IV).
- ↑ Una relazione di quell’adunanza fu pubbl. nel supplemento dell’Unità Italiana di Milano, dell’8 gennaio 1861.
scissimo come riuscimmo in Sicilia, Garibaldi ci raggiungerebbe con una spedizione simile a quella di Marsala.» Ediz. nazionale, vol. LXX, pp. 183-184.