Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/32

xxiv introduzione


Il primo di quegli articoli riguardava i Comitati di Provvedimento per Roma e Venezia, intorno ai quali il Mazzini aveva dato a luce un articolo che il Popolo d’Italia aveva accolto nel n. dell’8 novembre 1860, quando chi lo scriveva era ancora a Napoli.1 In esso il Mazzini aveva proposto che «trentacinque o quaranta Comitati di Provvedimento» che si erano istituiti «spontanei nelle diverse città della Italia centrale e settentrionale, un anno addietro, per rispondere alla grande parola di Garibaldi,» che avevano reso cosí eminenti servigi a preparare le varie spedizioni d’armi e di volontari in Sicilia, annunziassero al Popolo d’Italia» che ricominciavano «in nome di Venezia e di Roma l’opera» che avevano impresa e compita «per Sicilia e per Napoli.» Quell’articolo era stato scritto dopo il colloquio che il Mazzini aveva avuto il 5 novembre a Caserta con Garibaldi, nel quale erano state gettate le basi per un accordo riguardante un’opera comune di agitazione per Venezia e Roma;2 e anzi il giorno successivo al colloquio, quasi a suggello dell’accordo, Garibaldi cosí avvertiva i Comitati di Provvedimento: «Non vi sciogliete. Non abbandonate l’impresa a mezzo la via. Quello

  1. Ediz. nazionale, vol. LXVI, pp. 315-318. Da piú giorni il Mazzini pensava a questa trasformazione dei Comitati di Provvedimento. Ved. infatti la sua lett. a G. Dolfi del 28 ottobre 1860, nell’ediz. nazionale, vol. LXXX, p. 168.
  2. Nella lett. dell’8 novembre 1860 a Carolina Siansfeld, il Mazzini scriveva: «Ho avuto l’altra sera con quest’ultimo [Garibaldi] una lunga intervista a Caserta: è stata molto amichevole.... Siamo venuti a un accordo per l’avvenire: il compito piú difficile viene a ricadere, naturalmente, su di me.... Io devo dirigere, standone a capo, un’agitazione per Venezia e Roma senza e contro Luigi Napoleone, e tentare di rovesciare Cavour durante l’inverno: poi debbo cercare di non far scoppiare un moto in primavera, e dato che riu-