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uistra/.ioae generati dalle tradizioni o dagli interessi d’una sola e ristretta zona, in uno Statuto strappato dodici anni addietro al Governo piemontese dalla minaccia di un’insurrezione. È necessario che il Ministero y azionale prometta al paese nn Fatto Nazionale da dettarsi in Roma da un^ Assemblea eletta dal ooto universale d’Italia. E intanto, è necessario che, liberandosi dal monopolio e dal raggiro d’un centinaio d" uomini la cui vita non ha mai rappresentato la vita una e il sagriflcio d" Italia, la cui dottrina si libra tra una sistematica diffidenza d’ogni azione di popolo e la sistematica servilitá a una politica straniera, scelga fra tutte le sezioni d’ uomini che patirono per la patria e accettano il programma accennato piú sopra, amministratori del concetto italiano, amanti il popolo e amati da esso, i quali non predominati, non vincolati da tradizioni passate e da scuole che non insegnavano l’Italia Una. possano immedesimarsi colla fede d’ una nazione che sorge ed esserle pegno dell’avvenire. È necessario che interroghi i migliori per senno e virtú di tutte Provincie intorno ai mali ch’esigono pronto rimedio e ai provvedimenti da prendersi a tempo. È necessario che non diffidi delle associazioni, della stampa, delle riunioni pubbliche, ma rispetti e conforti, come chi cerca conoscere, per fargli dritto, il segreto del Pensiero Nazionale, tutte le manifestazioni della vita italiana.

Per sopire hi seconda cagione di malcontento, è necessario che il ministero iuizii una politica nazionale fondata sulla coscienza del Diritto e delle forze d’ Italia. È necessario che un manifesto indirizzato alla Francia e comunicato ai governi d’ Europa, chieda, con linguaggio temperato ma fermo, la ces-