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un precedente contro ogni intervento straniero nelle cose sue, sopprimerebbe il pretesto alla meditata Campagna sul Reno, e renderebbe impossibile la cooperazione che Luigi Napoleone chiede per quell’impresa all’Italia, e che il conte Cavour è presto, per ottenere da lui Roma. a concedergli.

Colla sua politica assolutamente negativa, ricusando ogni appoggio aperto e diretto all’Italia, rassicurando con una inconcepibile ingenuitá la Francia Imperiale sulla possibilitá d’ogni intervento da parte sua, l’Inghilterra ha respinto l’Italia verso Napoleone, ha eretto quest’ ultimo ad arbitro della politica continentale, e presenta oggi il triste spettacolo d* un paese che prevede guerra, s’ arma per essa, e abbandona intanto al nemico la scelta del terreno e dell’ora, e la libera conquista di tutte le posizioni importanti che devono assicurargli vittoria. E voi, signori, ponendovi a difensori del Potere, che. per voi come per noi, rappresenta il Male — minacciandoci d’unirvi all’Austria per impedirci d’ottener ciò eli’ è nostro — negando inutilmente, invece d’adottarla vostra in nome della Libertá, quella bandiera di nazionalitá il cui trionfo è certo — differireste indefinitamente, se la Germania seguisse i vostri consigli, l’impresa della vostra Unitá Nazionale; porreste una macchia d’immoralitá politica sulla fronte alla vostra patria: porgereste a Luigi Na,poleone il pretesto che gli abbisogna e una bandiera che gli concilia le popolazioni, e dareste la necessitá per base alla politica bonapartista del Gabinetto Italiano, che noi combattiamo e che noi v’invitavamo a combatter con noi.

Non si salva la Germania dai pericoli che la minacciano combattendo sulla linea del Mincio; si