Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/235

AI SIGNORI RODBERTUS, VON BERG E L. BUCHER.

Signori, Ebbi comunicazione della vostra risposta alla mia lettera — Italia e Germania — ieri. 29 marzo. Scrivo la mia, oggi 30. Nou mi sospetterete dunque d’avere lungamente meditato le frasi misteriose da scegliersi, o gli agguati da tendersi all’ingenua Germania, a prò’ del nuovo oggetto della mia ammirazione, il Croato. Xon direte, spero, ch’io ho antivedute le vostre obbiezioni, e preparato anzi tutto le mie risposte. Tutta la saggezza di Pitagora, a cui, con eccessiva cortesia, mi paragonate, non avrebbe potuto farmele indovinare. Inoltre io non u)’ assumo di confutarle.

^on fui tenero mai di polemica. Essa snerva e artoga l’azione nelle parole. Io m’imposi da trenta anni una legge: non rispondere a ciò che mi riguarda personalmente. Kon vedo che la vostra lettera esiga ch’io muti condotta. Quando io vi vedo giustificarvi dei vostro difendere la Casa d’ Absburgo, allegando ch’io combatto per Casa Savoia, io sorrido, pensando al triplice sorri.so che illuminava di certo, mentre scrivevate, i vostri volti: voi sapete meglio d’ogni altro, ch’io combatto per 1* Unitá It’dU’MVá,, malgrado