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SOTTOSClilZlONE DEL FRANCO PER VENEZIA.

Fratelli, Voi mi avete, segnando il vostro nome pel «Richiamo dell’Esule,» dato una testimonianza d’affetto. Ed io vi sono riconoscente e terrò i vostri nomi fra i ricordi del core come d’uomini che mi sono in Italia doppiamente fratelli.

E perché mi siete tali, io vi chiedo ora un’altra prova di atfetco. Vi chiedo il nome e un franco per una grande Esule della comunanza italiitna. per la proscritta dell’Adriatico, per Venezia.

Voi, segnando il vostro nome per me, segnaste per l’Unitá ch’io predicai quando l’Italia era muta, per la fede ch’io cercai di rappresentare in me prima che fosse fatta fede di popolo.

Quella fede ha oggi nome Venezia. Avremo Roma: l’avremo dalla potenza dell’o])inioiie europea, se affermeremo tutti ch’è nostra — se con una serie continua, crescente, immensa di manifestazioni pacifiche diremo agli stranieri che l’occupano: allontanatevi. Ma Venezia, non possiamo, non dobbiamo averla se non coll’armi: armi italiane; armi di popolo prima, poi deir esercito regolare.