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vostri voti, mandateci uomini d’ intelletto ordito, roccoglieteci intorno un Parlamento che divida la grave nostra responsabilitá. Dateci due cose: la legge <l’armaineuto die vi chiediamo e una temperata ma grave rimostranza proposta da voi, assentita dal Parlamento, che domandi alla Francia di rispettare il principio del non-intervento e allontanarsi da itoma. Noi spariremo dall’areíia dell’opposizione: voi non dovrete piú teuíere manifestazioni di Guardia Nazionale in Palermo, elezioni avverse nelle provincie napoletane, linguaggio ostile di stampa, agitazioni di popolo malcontento. E i)otrete invece di accentrare il fiore del vostro esercito al Sud, come se lá. e non oltre il Mincio, minacciasse F ordine da fer voi il nemico, dire a due terzi del paese: Proteggete l’ordine da per voi stessi e fate dell’altro terzo un campo per la libertá di Venezia.
ÌV. Pur troppo voi noi farete. Ma è debito del Parlamento farlo per voi. Il Parlamento è raccolto — i plebisQiti lo dicono — per creare V Italia, per con quistarle Venezia, cioè l’iniziativa a prò’ delle oppresse nazioni, e Roma, cioè l’Unitá della Patria e la Libertá di Coscienza pel mondo. Attinga esso agli esempi della Svizzera, della Prussia, degli Stati Uniti, dei nostri antichi Comuni, la legge d’ armamento Nazionale! Attinga agli esempi del Parlamento Britannico la rimostranza per la prolungata illegale occupazione di Roma. Se il Parlamento non trova in sé l’energia necessaria per questi due atti, minaccia onnipotente l’uno ai nemici d’ Italia, pegno r altro di politica non napoleonica, non usurpatrice agli amici d’Italia, non è Parlamento Italiano.