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o tjl’impulsi d’un orgoglio educato dalle dinastie e che non frutta se non ad esse.
Aiutate a fondare l’Unitá dell’Italia. Avrete il Mediterraneo lago europeo, non francese; avrete una barriera piú assai forte al Sud. che non la linea del Mincio. Voi non potete di certo temere che l’Italia varchi mai l’Alpi per assalirvi. Voi temete la Francia. E dovreste temerla, fluiahé avrete una Italia debole, aperta essa medesima all’invasione o alle seduzioni delle profferte d’aiuto. Una Italia forte di forza propria è la vostra migliore difesa. Aiutate da un lato a ricostituir la Polonia, dall’altro a fondare sulle rovine dell’Impero Turco una confederazione Sia vo-Rumeno-EUenica.Xon avrete piú da temere d’ interventi e di preponderanti influenze della Russia.
Lasciate alla condanna che Dio e gli uomini hanno pronunziata contr’esso, l’Impero d’Austria: avrete sul Danubio alleati, non, com’ ora, nemici. Cancellate dalla fronte, della (Termania la macchia che l’Austria v’ha messo, mostrando all’Europa i figli d’ Hermann e di Lutero in sembianza di soldati del dispotismo: e i popoli vi circonderanno di concordia e d’amore. E sopratatto, adoperatevi a fondare popolarmente la vostra Unitá Nazionale. Date una Patria all’ossa di Schiller. Ogni passo che voi farete su quella via, aiuterá il nostro moto a liberarsi dalle bieche influenze che voi giustamente temete. Xoi offriamo ai popoli col nostro moto una base d’operazione: dipende in gran parte da voi che la sua linea segua una direzione obliqua o diritta. Fate che il nostro popolo acquisti, per l’opere vostre, coscienza di forza; spegnerete a un tempo i vostri e i nostri pericoli.