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[1841-1860] dei doveri dell’uomo. 145

rappresentanti veri delle vostre aspirazioni, dei vostri bisogni. Senza un Governo popolare che da Roma scriva e svolga il Patto Italiano, fondato sui consensi e rivolto al progresso di tutti i cittadini dello Stato, non è per voi speranza di meglio. Quel giorno in cui, seguendo l’esempio dei socialisti francesi, voi separereste la questione sociale dalla politica e direste: noi possiamo emanciparci, qualunque sia la forma d’istituzione che regge la Patria; segnereste la perpetuità del vostro servaggio.

E v’additerò, nell’accomiatarmi da voi, un altro Dovere, non meno solenne di quello che ci stringe a fondare la Patria Libera ed Una.

La vostra emancipazione non può fondarsi che sul trionfo d’un Principio: l’unità della Famiglia Umana. Oggi, la metà della famiglia umana, la metà a cui noi cerchiamo ispirazioni e conforti, la metà che ha in cura la prima educazione dei nostri figli, è, per singolare contraddizione, dichiarata, civilmente, politicamente, socialmente ineguale, esclusa da quell’Unità. A voi che cercate, in nome d’una verità religiosa, la vostra emancipazione, spetta di protestare in ogni modo, in ogni occasione, contro quella negazione dell’Unità.

L’emancipazione della donna dovrebbe essere continuamente accoppiata coll’emancipazione dell’operaio, dando così al vostro lavoro la consacrazione d’una verità universale.