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136 dei doveri dell’uomo. [1841-1860]


Istituzione di magazzini o luoghi di deposito pubblici, dai quali, accertato il valore approssimativo delle merci consegnate, si rilascerebbe alla Associazioni un documento o bono simile a un biglietto bancario, ammesso alla circolazione e allo sconto, tanto da render capace l’associazione di poter continuare nei suoi lavori e di non essere strozzata dalla necessità d’una vendita immediata e a ogni patto:

Concessione dei lavori che bisognano allo Stato, data eguaglianza di patti, alle Associazioni:

Semplificazione delle forme giudiziarie, oggi rovinose e spesso inaccessibili al povero:

Facilità legislative date alla mobilizzazione della proprietà fondiaria:

Mutamento radicale nel sistema dei tributi pubblici: sostituzione d’un solo tributo sul reddito all’attuale, complesso, dispendioso, sistema di tributi diretti e indiretti; e sanzione data al principio che la vita è sacra — che senza vita, non essendo possibile lavoro, nè progresso nè doveri, il tributo non può cominciare che dove il reddito supera la cifra di danaro necessaria alla vita:

Ma v’ha di più. L’incameramento o appropriazione dei possedimenti ecclesiastici — atto ch’or non giova discutere, ma che è inevitabile ogni qual volta la Nazione s’assuma una missione d’educazione e di progresso collettivo — porrà nelle mani dello Stato una somma di ricchezza più vasta che altri non pensa. Or ponete che a questo s’aggiunga il valore rappresentato dalle terre, dissociabili e fertilissime, tuttavia incolte — il valore rappresentato dagli utili delle vie ferrate e da altre pubbliche imprese, la cui amministrazione dovrà concentrarsi nello Stato —