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[1841-1860] | dei doveri dell’uomo. | 127 |
figli del popolo, il Comunismo non ha che un rimedio per proteggerli dalla fame. Or non può farsi questo, non può assicurarsi il diritto alla vita ed al lavoro dell’operaio senza sovvertire tutto quanto l’ordine sociale, senza isterilire la produzione, senza inceppare il progresso, senza cancellare la libertà dell’individuo e incatenarlo, in un ordinamento soldatesco tirannico?
§. 4.
Il rimedio alle vostre condizioni non può trovarsi in organizzazioni generali, arbitrarie, architettate di pianta da uno o altro intelletto, contraddicenti alle basi universali adottate nel viver civile e impiantate subitamente per vie di decreti. Noi non siamo quaggiù per creare l’umanità, ma per continuarla: possiamo e dobbiamo modificarne, ordinare meglio gli elementi costitutivi; non possiamo sopprimerli. L’Umanità è e sarà sempre ribelle a disegni siffatti. Il tempo che voi spendereste intorno a quelle illusioni, sarebbe dunque tempo perduto.
Non può trovarsi in aumenti di salarii imposti dall’autorità governativa, senz’altri cangiamenti che aumentano i capitali: l’aumento delle spese di salarii, cioè l’aumento delle spese di produzione, trascinerebbe il rincarimento dei prodotti, la diminuzione del consumo e quella quindi del lavoro per gli operai.
Non può trovarsi in cosa alcuna che cancelli la libertà, consacrazione e stimolo del lavoro: nè in cosa alcuna che diminuisca i capitali, strumenti del lavoro e della produzione.
Il rimedio alle vostre condizioni è l’unione del capitale e del lavoro nelle stesse mani.