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120 | dei doveri dell’uomo. | [1841-1860] |
dei piccoli borghesi e suscitando diffidenza fra ordini e ordini di cittadini, fecero retrocedere la questione e divisero in due il campo repubblicano. In Francia, il primo effetto di quella diffidenza e di quel terrore fu il più facile colpo di Stato.
Io non posso esaminare con voi ad uno ad uno quei diversi sistemi, che furono chiamati Sansimonismo, Fourierismo, Comunismo, o con altro nome. Fondati quasi tutti sopra idee buone in sè e accettate da quanti appartengono alla Fede del Progresso, le guastavano o le cancellavano coi mezzi di applicazione che proponevano falsi o tirannici. Ed è necessario ch’io v’accenni brevemente in che cosa peccavano, perché le promesse affacciate al popolo da quei sistemi sono così splendide che potrebbero facilmente sedurvi e voi correreste rischio, abbracciandole, di ritardare un avvenire d’emancipazione infallibile e non lontano. Vero è — e questo dovrebbe bastare a svegliare un dubbio potente nell’animo vostro — che quando le circostanze chiamarono al potere taluni fra quegli uomini, essi neppur tentarono l’applicazione pratica delle loro dottrine: giganti d’audacia nelle loro pagine, retrocessero davanti alla realtà delle cose.
Se esaminando un giorno attentamente quei sistemi, ricorderete le idee fondamentali ch’io sono andato finora indicandovi e i caratteri inseparabili della natura umana, voi troverete ch’essi violano tutti la Legge del Progresso, il modo con cui questo si compie nell’Umanità, e o l’una o l’altra delle facoltà che costituiscono l’Uomo.
Il Progresso si compie per legge che nessuna potenza umana può rompere, grado a grado, collo