Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
[1841-1860] | dei doveri dell’uomo. | 93 |
cessare. Ogni uomo chiamato al Governo è un amministratore del pensiero comune; deve essere eletto, e sottomesso a revoca ogni qualvolta ei lo fraintenda o deliberatamente lo combatta. Non può esistere dunque, ripeto, casta o famiglia che ottenga il Potere per diritto proprio, senza violazione della vostra libertà. Come potreste chiamarvi liberi davanti ad uomini ai quali spettasse facoltà di comando senza vostro consenso? La Repubblica è l’unica forma legittima e logica di Governo.
Voi non avrete padrone fuorché Dio nel cielo e il Popolo sulla terra. Quando avete scoperto una linea della Legge, dei voleri di Dio, dovete, benedicendo, eseguirla. Quando il Popolo, l’unione collettiva dei vostri fratelli, dichiara che tale è la sua credenza, dovete piegar la testa e astenervi da ogni atto di ribellione.
Ma vi son cose che costituiscono il vostro individuo e sono essenziali alla vita umana. E su queste neppure il popolo ha signoria. Nessuna maggioranza, nessuna forza collettiva può rapirvi ciò che vi fa essere uomini. Nessuna maggioranza può decretar la tirannide e spegnere o alienare la propria libertà. Contro il popolo suicida che ciò facesse, voi non potete usar la forza, ma vive e vivrà eterno in ciascun di voi il diritto di protesta nei modi che le circostanze vi suggeriranno.
Voi dovete avere libertà in tutto ciò ch’è indispensabile ad alimentare, moralmente e materialmente, la vita.
Libertà personale: libertà di locomozione: libertà di credenza religiosa: libertà d’opinione su tutte le cose: libertà d’esprimere colla stampa o in ogni altro modo pacifico il vostro pensiero: libertà di as-