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[1841-1860] | dei doveri dell’uomo. | 81 |
denze morali, alle quali l’educazione sola può dar moto e vita, e che, senza quella, giacerebbero sterili, inerti, non rivelandosi che a lampi, senza regolare sviluppo.
L’educazione è il pane dell’anima. Come la vita fisica, organica, non può crescere e svolgersi senza alimenti, così la vita morale, intellettuale, ha bisogno per ampliarsi e manifestarsi, delle influenze esterne e d’assimilarsi parte almeno delle idee, degli effetti, delle altrui tendenze. La vita dell’individuo s’innalza, come la pianta, varietà dotata d’esistenza propria e di caratteri speciali, sul terreno comune, si nutre degli elementi della vita comune. L’individuo è un rampollo dell’UMANITÀ e alimenta e rinnova le proprie forze nelle sue. Quest’opera alimentatrice, rinnovatrice, si compie coll’Educazione che trasmette direttamente o indirettamente all’individuo i risultati dei progressi di tutto quanto il genere umano. È dunque non solamente come necessità della vostra vita, ma come una santa comunione con tutti i vostri fratelli, con tutte le generazioni che vissero: cioè pensarono ed operarono prima della vostra, che voi dovete conquistarvi, nei limiti del possibile, educazione: educazione morale ed intellettuale, che abbracci e fecondi tutte le facoltà che Dio vi dava siccome deposito da far fruttare, e che istituisca e mantenga un legame tra la vostra vita individuale e quella dell’Umanità collettiva.
E perchè quest’opera educatrice si compisse più rapidamente, perchè la vostra vita individuale s’inannellasse più certamente e più intimamente colla vita collettiva di tutti, colla vita dell’Umanità, Dio v’ha fatto esseri essenzialmente sociali. Ogni essere