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64 | dei doveri dell’uomo. | [1841-1860] |
colle Nazioni che compongono l’Umanità, bisogna esistere come Nazione. Non v’è associazione che tra gli eguali; e voi non avete esistenza collettiva riconosciuta.
L’Umanità è un grande esercito, che move alla conquista di terre incognite, contro nemici potenti e avveduti. I Popoli sono diversi corpi, le divisioni di quell’esercito. Ciascuno ha un posto che gli si è confidato: ciascuno ha un’operazione particolare da eseguire; e la vittoria comune dipende dall’esattezza colla quale le diverse operazioni saranno compite. Non turbate l’ordine della battaglia. Non abbandonate la bandiera che Dio vi diede. Dovunque vi trovate, in seno a qualunque popolo le circostanze vi caccino, combattete per la libertà di quel popolo, se il momento lo esige; ma combattete come Italiani, così che il sangue che verserete frutti onore ed amore, non a voi solamente, ma alla vostra Patria. E Italiano sia il pensiero continuo dell’anime vostre: Italiani siano gli atti della vostra vita: Italiani i segni sotto i quali v’ordinate a lavorare per l’Umanità. Non dite: io, dite: noi. La Patria s’incarni in ciascuno di voi. Ciascuno di voi, si senta, si faccia mallevadore dei suoi fratelli: ciascuno di voi impari a far sì che in lui sia rispettata ed amata la Patria.
La Patria, è una, indivisibile. Come i membri d’una famiglia non hanno gioia della mensa comune se un d’essi è lontano, rapito all’affetto fraterno, così voi non abbiate gioia e riposo finchè una frazione del territorio sul quale si parla la vostra lingua è divelta dalla Nazione.
La Patria è il segno della missione che Dio v’ha dato da compiere nell’umanità. Le facoltà, le forze