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giovinetti crescenti, una proprietà che è segno di monopolio, una religione che oscilla fra il paganesimo e l’ipocrisia1.


VII.


Qual’èFonte/commento: vedi la prossima riga tra gli uomini della democrazia in Europa che non convenga in siffatte credenze? Qual è tra le scuole che tengono il campo, che non intenda sottomettere l’adozione del proprio sistema, del proprio programma, al libero voto del popolo? E perchè non potremmo d’una in altra contrada affratellarci su questo terreno comune, lasciando al tempo ed agli studii individuali lo sviluppo delle opinioni che prevarranno intorno ai modi d’applicare le credenze intorno ai particolari dell’edificio sociale che i popoli inalzeranno?

Affratellarci, diciamo, praticamente. Le aspirazioni, le


  1. Mi prendo la libertà di apporre una nota a questo magnifico scritto onde qualche ipocrita non possa uscir fuori collo spauracchio del Comunismo. Dicendo che la proprietà debb’essere trasformata ed accessibile a tutti e non più segno di monopolio, l’illustre autore non intende ch’essa abbia a venir tolta a chi la possiede e spartita fra chi non l’ha. Questa è calunnia che sta bene soltanto in bocca dei papalini e dei realisti. Ma ha non ciò significato che le leggi sulla proprietà debbono essere migliorate, e che queste nuove leggi sociali impedendo le grandi accumulazioni di ricchezze, sia regolando meglio le successioni, sia togliendo tanti vincoli assurdi e dannosi ai più, sia vigilando perchè spogliamenti non nascano e il monopolio non possa impunemente esercitarsi, sia in ogni altro onesto modo, facciano la proprietà premio del lavoro e non dell’ozio, la facciano seguace della saviezza e non della imbecillità, frutto e scala a virtù non alimento di ozio, ministra di corruzione. A questo patto chi non vorrà essere socialista, che vuol dire partigiano delle riforme sociali? Intendiamoci bene. Non si vuol toglier nulla a nessuno. Dunque chi vuol troppo arricchire togliendo ad altri ciò che non deve avere, impone ogni norma di equità che sia frenato nella sua avidità immorale. Noi chiediamo l’applicazione delle sante leggi di giustizia e non altro.

    (Nota dell’Editore.)