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dalla sorgente, noi vogliamo combattere ineguaglianza e miseria: inammessibile la prima, e colpevole in faccia a Dio, tranne quella dell’ingegno, che viene da lui, e delle opere buone, che constituiscono il merito della creatura: inammessibile la seconda, quando non scenda da colpa, e allora vuole essere punita. L’individuo deve il suo lavoro alla società: la società deve all’individuo il pane dell’anima e quello del corpo: educazione e mezzi perch’ei lavori.

Sacro è per noi l’individuo; sacra la società. Noi non intendiamo cancellare l’uno a profitto dell’altra, e fondare una tirannide collettiva: nè intendiamo ammettere i diritti del primo come indipendenti dalla società, e condannarci a una perpetua anarchia. Noi cerchiamo il modo di equilibrare in bella armonia le opere della libertà e quelle dell’associazione. La vita è per noi una missione: il perfezionamento della nazione, e, per suo mezzo dell’umanità, è l’intento: la scelta dei mezzi, a seconda delle vocazioni particolari, è campo di libertà all’individuo.

Santi e inviolabili nella loro essenza sono per noi tutti, apostoli della vera democrazia, gli elementi perpetui della umana attività, della vita: famiglia, patria, proprietà, religione: ma santo si è pure, e anzi tutto, il progresso, elemento primo e legge eterna alla vita. Non uno di quegli elementi può o deve abolirsi: tutti devono con progresso pacifico trasformarsi e dirizzarsi meglio allo scopo. E di questo ci è maestra e mallevadrice l’istoria. La famiglia degli antichi giureconsulti romani non è la famiglia del cristianesimo: la proprietà dei tempi feudali non somiglia la proprietà dei tempi moderni, come escì dalle rivoluzioni compite tra il finire del secolo xviii e i cominciamenti del xix. Famiglia e proprietà si trasformeranno nell’avvenire. La famiglia migliorata più sempre dall’uguaglianza e dalla influenza dell’educazione nazionale, diventerà santuario dove s’inizieranno cittadini alla patria, come la patria darà cittadini all’umanità. La proprietà accessibile a tutti, conseguenza e segno di un lavoro compito, rappresenterà l’individuo umano nelle sue relazioni coll’universo materiale, come il pensiero lo rappresenta nelle sue relazioni coll’universo morale. E la religione, suprema formula sintetica d’educazione ad un’epoca dell’umanità, darà impulso, sanzione e benedizione ad ogni progresso sociale. Oggi mercè i governi abbiamo uno famiglia troppo sovente catedra d’egoismo ai