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raggio, proseguì il viaggio, con una confidenza maggiore, e cominciò ad entrare in discorsi coll’incognito, tanto più che vedeva, rimanere ancora dello spazio prima di arrivare al luogo ove avea determinato di pernottare. Lo straniero pensò di profittare di quella congiuntura spiegando i tesori del suo spirito ricco e coltivato; e principalmente parlando de’ diversi paesi dell’Oriente ne’ quali aveva viaggiato il signor di Aliaga; di modo che don Francesco cacciando in bando il terrore, da cui era stato compreso al primo rincontro sentì con una specie di piacere, misto però a qualche penoso pensiero, che lo straniero passerebbe la notte nello stesso albergo, ove egli aveva risoluto di smontare.

Nel tempo della cena lo straniero raddoppiò i suoi sforzi per conciliarsi l’amicizia di lui, e vi riuscì al di là delle sue speranze, ed Aliaga passò piacevolmente la serata, e non fu se non al termine della cena, che si presentò alla mente siccome una orribile visione, lo spettacolo della