Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/71




CAPITOLO IV.


Don Francesco rimase sulla sua seggiola riflettendo alla straordinaria relazione, che aveva udita, fino a che l’ora avanzata unita alla stanchezza ed alla attenzione prestata alla lettura dello straniero, gli fecero insensibilmente prendere un sonno profondo. Non tardò però a risvegliarsi adun rumore, che sentì nella propria camera, ed avendo schiusi gli occhi vide dirimpetto a sè una persona, i cui lineamenti gli erano sconosciuti,