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ta la quale; invece delle ore, indicava i secoli, il quadrante era renduto visibile dal solo riflesso delle fiamme. Egli rivolse lo sguardo attento a quella parte e vide che il periodo fissato di cencinquanta anni erano vicino ad oltrepassare. Egli gettò un grido, fece uno di que’ forti movimenti, che sovente si provano in sogno, si svincolò dal braccio che lo teneva, e voleva correre verso il quadrante per arrestare il corso della lancetta. Lo sforzo lo fece cadere, la caduta fu perpendicolare e non trovò ove potersi attenere. Il macigno era unito come il cristallo, ed alle sue falde venivano a frangere le onde di fuoco. A misura che egli discendeva vide gruppo di persone che se gli avvicinavano; esso stendeva loro la mano ad una ad una; questi erano Stanton, Walberg, Eloenora Mortimer, Moncada, Isidora, ed una folla innumerevole di altri. Tutti gli passarono davanti senza porgergli una mano soccorrevole. Il suo ultimo sguardo di disperazione fu rivolto un’altra volta al quadrante dell’eternità. Il