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to; ma la vedova Sandal ne era stata informata da un domestico del castello, e da quel momento incominciò seco stessa a divisare come mandare a vuoto il progetto de’ due amanti. Quello che unicamente a ciò la sospingeva era l’ambizione di una madre, che rifletteva, dalla scelta di lui dipendere o il possesso di una ricca e vistosa eredità, o il rimanere in una mediocre fortuna; ella dunque risoluta di arrivare ai suoi fini, ebbe poco scrupolo riguardo ai mezzi di pervenirvi. Il bisogno e l’invidia avevano in lei ispirato un desiderio insaziabile di onorificenza, e le false religioni che aveva di mano in mano abbracciate, le avevano somministrati tutti i ripieghi della ipocrisia. In una vita piena di vicissitudini ella aveva conosciuto il bene e scelto il male. La vedova Sandal risolvette dunque di opporre un ostacolo insormontabile all’unione dei due cugini.
Intanto madamigella Anna lusingavasi che il testamento di Ruggero non fosse conosciuto. Ella accorgeva-