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pressante interrogazione. — Io ho veduta una figura, rispose Isidora tremando; almeno mi è sembrato di vedere una figura avvicinarsi alle rovine. — Siete in errore, rispose Melmoth; ma un momento dopo aggiunse; noi avremo dovuto esserci prima di lui. Ed affrettò il suo viaggio con Isidora. Dopo alquanto cammino però soffermossi, e dimandò alla sua compagna con voce soffocata e quasi indistinta, se avesse mai sentito della musica, o dei suoni nell’aria, precedere le visite, che ei le aveva fatte finora. Mai, rispose ella. — Ne siete sicura? — Sicurissima.

In quello istante essi salivano i rozzi ed infranti gradini, che conducevano alla cappella. Malgrado l’oscurità Isidora vide che questa era ridotta al più deplorabile stato e sentì stringersi il cuore. Esso non è ancora arrivato, disse Melmoth con una voce agitata; attendetemi qui per brevi istanti. Isidora era tanto indebolita del suo proprio terrore, che lo lasciò partire senza fare il minimo sforzo per ritenerlo. Del rimanente si ac-