non era con lei. La crise, in cui ella trovavasi, era in vero fatta per mettere alla prova il cuore di una donna, e quello di donna Isidora pieno di sensibilità, ma privo di giudizio e di esperienza, accostumato da una parte ad una libertà perfetta e dall’altra ad una timidezza e ad una confidenza, che quasi convertivasi in disperazione, la rendette vittima di emozioni diverse, che sembrarono per qualche momento minacciarla di farle smarrire la ragione. La di lei primiera esistenza sì indipendente e tutta di istinto, rianimavasi ad intervalli, e le suggeriva delle risoluzioni imprudenti e disperate, quali si son vedute prendere ed anco mandare ad effetto dalle più timide fra le donne, allorquando si sono trovate esposte a’ più straordinarii pericoli. Ma quindi tutto ad un tratto il contegno della sua nuova religione, ma che ella non amava meno ardentemente, la fecero rinunziare ad ogni pensiero di resistenza o di opposizione, che ella avrebbe riguardata, come offensiva al cielo.