l’uno nè l’altra avevano pensato ad informarsi delle avventure, che avevano preceduto un incontro sì straordinario ed inaspettato. Per quello che riguarda Isidora era cosa agevole a spiegare d’onde procedesse in lei la mancanza di ogni curiosità. La sua primiera esistenza era stata di un genere sì favoloso e fantastico, che le cose le meno probabili le erano divenute familiari, intanto che le cose le più semplici le rassembravano mancanti di probabilità. Le cose maravigliose erano il suo primo elemento, ed ella era meno sorpresa di riveder Melmoth in Ispagna, di quello che fosse stata la prima volta, che lo aveva incontrato nella sua isola prediletta. Un motivo onninamente opposto faceva un effetto consimile sopra Melmoth. Dal suo fatal destino eragli stata ugualmente inibita la curiosità e la sorpresa. Il mondo non poteva presentargli una maraviglia più sorprendente della di lui propria esistenza; e la facilità con cui passava da una all’altra regione, immischiandosi con gli uomini sen-