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me senza pronunziare un accento, che indicasse timore senza provare un sentimento d’inquietudine; l’uno era armato della sua disperazione, l’altra della sua innocenza. Immalia avrebbe preferito di mettersi al coperto sotto il suo banano favorito; ma lo straniero cercò di farle comprendere, che sotto di quello avrebbe corso maggior pericolo che dentro il luogo ove egli le indicava. — Del pericolo! esclamò Immalia con un sorriso vago, ma incantatore; e vi può esser pericolo per me, quando voi mi siete vicino? — Non vi è dunque pericolo in mia presenza? Poche sono le persone, che mi hanno veduto senza temerne, ed anco senza provarne. (Nel tempo che così favellava il volto gli si coprì di nubi più fosche di quelle, che oscuravano il cielo.) Immalia, aggiunse poscia con una voce che rendeva più profonda l’emozione, che gli agitava il cuore, Immalia, voi non potreste esser sì debole da credermi in istato da comandare agli elementi? Se io lo fossi (ne chiamo in testimonio il cielo, che mi con-