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le rose ed i pavoni sembrava che gareggiassero fra loro a chi sparger potrebbe su di lei un più vivo splendore, un più grato delizioso balsamo. Ora però ella sembrava abbandonata dalla natura, della quale prima era la figlia prediletta; riposava sulle rupi e sembrava aver l’Oceano per letto: il seno di lei non era più adornato di conchiglie, i capelli non le si vedevano più frammisti co’ fiori; sembrava che in lei in un sol carattere fossero cambiati i sentimenti; non amava più che vi era di più bello nella natura. Avresti detto, che prevedendo ella il suo destino volesse incominciare a familiarizzarsi con ciò che questa ha di più triste e lugubre: si assuefava ad amare le rupi e l’Oceano; il frastuono de’ flutti è la sterilità delle arene, oggetti malinconici, il cui solo aspetto ci fa risovvenire del dolore e della eternità.
Immalia in quella sua solitudine aveva un aspetto mesto e turbato, che pareva esprimesse il conflitto delle sue interne emozioni, e riflettesse la tristezza ed agitazione degli ogget-