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l’immagine del nume si riflette fedelmente sul volto de’ suoi adoratori. Del rimanente osservate e giudicate.

Immalia si pose a guardare attentamente, e vide una vasta pianura ricoperta di sabbia, all’estremità della quale scorgevasi l’oscura pagode di Juggernaut; i dintorni di essa erano seminati di scheletri intanto che migliaia di creature appena viventi trascinavano i loro corpi mezzo bruciati sulla sabbia, a fine di perire all’ombra del luogo sacro, del quale non osavano sperare di poter toccare le mura. Un gran parte di essi morivano per la via, altri appena potevano alzar la mano, onde discacciar gli avvoltoi, che già si apprestavano a divorarli.

A lato di questa spaventevole scena si presentava uno spettacolo molto magnifica. La statua di Juggernaut si avanzava sopra un enorme carro trionfale, tirato da una folla innumerevole di sacerdoti, di vittime, di bramini e di fachiri. A misura che il corteggio procedeva alcuni infelici si gettavano volontariamente avanti le