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Due giovanette compagne della Indiana, distinte pel loro coraggio, si avanzarono formando una specie di danza irregolare avanti le rovine della divinità antica, ed invocarono la nuova abitatrice dell’isola, perchè si degnasse esser propizia ai voti della loro amica. Questa si approssimava ancor essa per appendere la sua ghirlanda di fiori sugli avanzi d’un idolo per metà nascosto fra i frammenti delle pietre e coperto di quella ricca vegetazione, che negli orientali paesi sembra annunziare il trionfo eterno della natura in mezzo alle rovine dell’arte. La rosa si rinnovella tutti gli anni; ma secoli intieri non potranno già rinnuovare una piramide!
La bella Indiana attacca la sua ghirlanda. Ad un tratto una voce nascosta mormorò: qui vi è un fiore appassito. Sì, sì, ve ne hanno, rispose la giovanetta, e codesto fiore appassito è l’emblema del mio cuore. Io ho coltivato più d’una rosa, ma ho lasciata appassir questa, che mi era la più cara di tutte. Vuoi tu