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tuttora. I suoni sembrava che ondeggiassero per l’aere; i convitati sentironli ancor essi ma nulla poterono distinguere. Tutti immaginavano che vi dovesse essere qualche cosa di straordinario. Zitto! Zitto! gridarono ad un tratto da tutte le parti. Seguì un profondo silenzio, e all’osservare gli sguardi fissi ed immobili degli astanti, sarebbesi potuto dire, che loro mente era di ascoltare con gli occhi. Quel silenzio, opposto allo splendor della festa ed al chiarore degli accesi doppieri, produceva un effetto singolare e tremendo. Fu però interrotto, quantunque il motivo non ne fosse per anco cessato, dall’arrivo del padre Olveida confessore di donna Isabella, il quale aveva tardato a venire trattenuto dagli ultimi doveri che aveva renduti ad un moribondo.
Cotesto religioso era reputato per tutta la contrada per un uomo di una vita santa ed esemplare. La cerimonia, che aveva egli testè eseguita avea lasciato sulla di lui fisonomia delle traccie di una malinconia profonda.