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l’altro malore, e chi dice che è per difetto di nutrimento, chi per non aver voluto far uso di droghe o di sostanze spiritose; ma s’ingannano. Qui la sua fisonomia si ricoprì di un pallore spaventevole, poscia proseguì. Oh! Giovanni, io muoio di una paura... Quindi stendendo le scarne braccia verso il gabinetto aggiunse: cotesto uomo... io ho delle buone ragioni da sapere, che esiste ancora. Come può esser ciò, rispose macchinalmente suo nipote, il ritratto porta la data del 1646? L’avete dunque veduto, l’avete esaminato? riprese suo zio. Dopo aver posato per alcuni istanti il capo sul capezzale, prese la mano di Giovanni, e con uno sguardo, che è impossibile dipingere gli disse: Ebbene! voi lo vedrete, perchè egli è ancora vivente. Il vecchio in seguito cadde in una specie di sonno o piuttosto di stupore, durante il quale i suoi occhi, senza mai chiudersi, erano fissi sul suo nipote.

Il più perfetto silenzio regnava in tutta la casa e nulla interrompeva le