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cominciato a diminuire. Mi avvicinai a quella porta il più, che mi fu possibile, mi posi a sedere su di una delle pietre che erano ivi sparse, ed appoggiando le gomita alle ginocchia, nascosi il capo fra le mie mani: non saprei dirvi, signore, quanto tempo rimanessi in tal positura; tutto ad un tratto fui scosso da un leggiero rumore, e vidi un pezzo di foglio, che alcuno faceva passare per di sotto della porta in una parte, ove una piccola inuguaglianza del terreno rendeva praticabile il tentativo. Mi abbassai per prenderlo, ma vidi sparire il foglio, ed un momento dopo una voce, della quale la mia emozione non mi permise di distinguere il suono, proferì sommessamente: Alonzo! Sì, sì, risposi io convivacità. Allora mi fu tosto rimesso in mano il foglio, e sentii l’incognito ritirarsi con grande sollecitudine.

Non perdetti un momento di tempo per leggere le poche parole, che conteneva il biglietto, ed erano le seguenti: siate qui dimani sera alla medesima ora: per cagion vostra io ho