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occhi bassi, e non distinsi che l’orlo della veste dei religiosi che erano riuniti in quell’appartamento. Offrii rispettosamente ciò che teneva in mano. Il superiore vi gettò un lento sguardo, e quindi lo scagliò per terra. Uno de’ religiosi voleva raccorlo: fermate, gli disse il superiore, sta a lui il raccattarlo. Io feci come mi era stato imposto, e dopo aver fatta una riverenza profonda ritornai alla mia cella, mi assisi tenendo in mano il plico fatale, e stava già per aprirlo, quando una voce interna mi disse: è inutile, tu già devi saperne il contenuto e di fatto non lo lessi, se non passate parecchie ore, e compresi che il mio appello era stato dal tribunale rigettato!......

L’emozione, che lo sfortunato Moncada provocò a questo passo del suo racconto, lo costrinse ad interromperlo, e non fu che dopo il lasso di alquanti giorni che lo ricominciò ne’ seguenti termini: