Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/336


323

il momento di successo in cui non siamo astretti a provare un sentimento d’interno turbamento!

Passarono due giorni senza che seguisse veruna cosa degna di rimarco; la tempesta, che m’aveva per tanto tempo agitato, erasi risoluta in uno stato di calma perfetta: io mi ritrovava nella medesima condizione di prima; adempieva ai miei doveri colla consueta mia impassibilità, di modo che non poteva meritare nè elogi nè rimproveri. Queste due giornate furono per me d’una tranquillità perfetta, e prendo Dio in testimonio, che godetti del mio trionfo con molta moderazione. Non feci menzione alcuna della posizione dalla quale sortiva; non proferii parola della visita del vescovo, che in poche ore aveva fatto cambiar d’aspetto allo stato delle cose. Sopportai il mio successo senza vanità, perchè io era animato dalla speranza della libertà. Cotesta calma però non fu, che di una troppo breve durata.

La mattina del terzo giorno fui chiamato al parlatorio. Un messag-