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stificano pur troppo i sospetti che ispiraste in alcuni al vostro primo ingresso in questa casa religiosa. Voi foste abbominevole dal primo vostro concepimento, voi siete il frutto del peccato, e ben ve ne accorgete. In mezzo al terribile e poco natural pallore che rende scolorate le vostre labbra, io scorgo una certa tinta rossastra, che tinge il vostro volto mentre ora vi parlo. Il demonio, che presiedeva alla vostra ora natale, il demonio della impurità vi perseguita perfino dentro queste mura. L’Onnipotente servendosi dell’organo della mia voce v’intima di ritirarvi; partite e non ci vogliate più turbare...... Fermatevi, proseguì quindi, veggendo che io mi apprestava ad obbedirgli in quell’istante medesimo, fermatevi; gl’interessi della religione e di codesta casa esigevano, che io vi facessi parola delle straordinarie circostanze, che hanno accompagnato la vostra profana presenza in questo luogo; fra pochi giorni avrete una visita dal prelato di questa città, preparatevici, come potrete.