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ze e debolezze per riempiere solamente la quarta parte de’ fogli, che dicevasi, aver me impiegato ad esaminare la mia.

Un’altra colpa grande, che io commisi, fu di trascurare in realtà tutti i preparativi necessarii alla mia confessione generale; ciò mi fu fatto intendere nel tempo delle nostre passeggiate in giardino. Vi ho già detto di avere adottato co’ miei confratelli delle maniere estremamente amichevoli. Essi dunque mi dicevano: Voi avete fatto senza dubbio de’ grandi preparativi per la vostra confessione? — Mi sono preparato. — Noi ci aspettiamo d’esser molto edificati dalla vostra condotta. — Mi lusingo, che lo sarete. Non risposi altro, ma queste parole uscite loro di bocca così alla sfuggita, m’inquietarono non poco.

Pochi giorni prima dell’epoca fissata per la generale confessione, consegnai al portinaio l’ultimo quinterno della mia memoria. I nostri brevi colloquii non avevano finora ispirato verun sospetto: io aveva ricevute le