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convulsioni, e Melmoth che nello stato di debolezza, in cui era egli medesimo, non era in grado di sopportare una simile scena, fu ricondotto nel suo appartamento.

Non rivide il suo ospite che dopo parecchi giorni; lo trovò in uno stato maggiore di calma, e conservò la sua tranquillità fino a tanto che non si rammemorò di dovere a Melmoth qualche scusa della singolare emozione, ch’egli aveva provata nella prima loro confabulazione. Cominciò esitando... si arrestò, e sembrava che indarno cercasse di metter dell’ordine nelle sue idee, o piuttosto nel suo linguaggio, ma si scorgeva chiaramente, che gli sforzi che faceva ad altro non servivano che a rinnovellare in lui l’emozione, onde Melmoth giudicò opportuno di cambiare l’argomento della loro conversazione. Ma quello che scelse fu il più infelice, che potesse immaginare: gli dimandò il motivo del suo viaggio in Irlanda; dopo una lunga pausa lo spagnuolo gli disse:

Prima di avervi conosciuto io era